VIDEO / Decimata la curva ultrà del Teramo: in un anno e mezzo 50 Daspo

Dal questore Pennella al successore Soriente, la tifoseria biancorossa colpita nel cuore. Ma la polemica è ancora più forte. Il responsabile dell’ordine pubblico: “Il servizio al Fadini ha funzionato”

TERAMO – Una curva decimata, quella del Teramo, dai provvedimenti di allontanamento dagli impianti sportivi. Dal mese di ottobre del 2022, all’indomani degli scontri tra teramani e rosetani all’esterno del campo sportivo Patrizi, a Roseto, la frangia ultrà biancorossa ha contato 50 Daspo, della durata dai 5 agli 8 anni. Senza tornare troppo indietro, a quando i divieti imposti dalla questura per gli incidenti a Rimini o nelle Marche, i derby contro Rosetana (in Promozione) e contro Giulianova (in Eccellenza), quattro partite in totale, sono costati alla tifoseria una larga fetta di presenze allo stadio.

Se non è un record. poco ci manca. Lo è sicuramente nella percentuale rispetto ai numeri della tifoseria e della categoria della squadra di appartenenza: furono 16 contro la Rosetana, 11 nel derby di andata contro il Giulianova nell’ottobre scorso, 20 in questa tornata del secondo derby di campionato al Fadini, condito da bollenti polemiche, e caratterizzato dal secondo e più cruento scontro fisico tra opposte fazioni dopo quello di Roseto. Senza dimentica che tra allora e oggi, sono stati 7 gli arresti di sostenitori biancorossi, disposti grazie all’istituto della flagranza differita.

Insomma, dal questore Lucio Pennella al successore Carmine Soriente, la musica non cambia, la mano pesante ha un solo obiettivo: applicare un deterrente alla violenza negli stadi. I responsabili dell’ordine pubblico succedutisi in questura a Teramo hanno utilizzato parole grosse nei confronti degli ultrà finiti nelle maglie della giustizia, definiti ieri “teppisti” oggi “delinquenti“, e di recente “bulli senza prospettive di redenzione” dal gip che ha convalidato gli arresti. Mai come in questi giorni è contrapposizione forte, tra il fronte della curva ultrà, ‘Vecchi diavoli’, ‘Sedici Gradoni’, ‘Teramo Zezza’, ’15 luglio 1913′, e i vertici delle forze dell’ordine. Uno scambio di accuse che, già forte della contrapposizione nella contestazione contro l’ex presidente del Teramo Calcio, Franco Iachini, è stato rinfocolato dalle polemiche sul servizio di ordine pubblico che a Giulianova, in occasione degli scontri in via Cupa, ha mostrato più di qualche lacuna. Ancora ieri il questore Carmine Soriente, nel corso della conferenza stampa con cui ha ufficializzato l’emissione di 36 provvedimenti amministrativi, compresi i 28 nuovi Daspo, ha ribadito che il servizio pre-derby ha funzionato nonostante la mancata collaborazione delle due tifoserie.

ASCOLTA IL QUESTORE NEL SUO INTERVENTO A COMMENTO DEI PROVVEDIMENTI CONTRO GLI ULTRA’

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